Ristoro dei danni indiretti
Confagricoltura Milano, Lodi, Monza Brianza chiede al Ministero dell’Agricoltura di raddoppiare i fondi previsti dal decreto ministeriale del 19 dicembre scorso per il ristoro dei danni indiretti causati dalla Peste Suina Africana (PSA). Nelle prossime ore il presidente Francesco Pacchiarini è pronto a formalizzare la sua istanza al Ministero: «La situazione è grave, il virus non dome mai, lo abbiamo visto proprio in questi giorni alla luce di un nuovo caso di PSA a Vigolzone, nel piacentino, dove la malattia ha colpito l’ennesimo allevamento da riproduzione. Le aziende hanno necessità urgente di una nuova iniezione di risorse che per superare questo momento difficile e guardare avanti.», dichiara.
Il comparto a rischio collasso
«Con soli 10 milioni di euro stanziati, è impensabile compensare le perdite subite dai nostri allevamenti, oltre al fatto che i fondi stanziati prevedono coperture fino al mese di ottobre, ma per i danni da novembre 2024 in poi non sono contemplati ristori – spiega – Danni che riguardano il deprezzamento degli animali da riproduzione, i costi maggiorati per il prolungamento degli allevamenti, i vuoti sanitari e la mancata produzione. Il comparto rischia il collasso». Le province di Milano e Lodi ospitano oltre 420.000 capi suini e rappresentano una realtà produttiva strategica per l’intera filiera nazionale che sta pagando un prezzo altissimo a causa degli effetti indiretti della PSA, tra cui sono da considerare anche le problematiche legate al personale in cassa integrazione o licenziato o ai grandi quantitativi di mangimi che restano invenduti o sono difficili da smaltire.
L’urgenza degli interventi
Segnali di allarme e preoccupazione arrivano anche da Assosuini (Associazione degli Allevatori suinicoli italiani) che, nella giornata di giovedì 16 gennaio, ha incontrato le Commissioni regionali Attività Produttive e Agricoltura per il punto sull’evoluzione dell’emergenza. Confagricoltura Milano, Lodi, Monza Brianza annuncia quindi che invierà una comunicazione al Ministero, ribadendo l’urgenza di interventi concreti e adeguati alla portata della crisi. «Le perdite economiche sono sempre più difficili da arginare per nostre aziende. Il raddoppio dei fondi è una misura necessaria per tamponare gli effetti devastanti di questa malattia e garantire la sopravvivenza del settore». (Fonte CONFAGRICOLTURA)