Il dinamismo di un cane al guinzaglio è sicuramente uno dei primi problemi di educazione che il proprietario di un cane deve affrontare, soprattutto quando si ha a che fare con razze da caccia. Visto che la condotta al guinzaglio è indispensabile, un proprietario responsabile deve abituare il proprio ausiliare a seguirlo senza tirare e senza decidere, in autonomia, il percorso da fare. Sicuramente l’animale preferirebbe correre senza vincoli e restrizioni, ma una condotta appropriata e controllata è, oltre che un obbligo di legge, una scelta che garantisce la sicurezza del cane stesso. Vediamo quindi quali sono le ragioni principali per cui un cane tira al guinzaglio e come fare per trovare il rimedio giusto.
Le cause del dinamismo di un cane
I proprietari dei cani sono sensibili al comportamento del loro segugio e spesso tendono a domandarsi perché il loro animale è più “indisciplinato” di altri.
In realtà una risposta univoca non c’è, le cause devono essere attribuite a diversi fattori.
La motivazione principale va ricercata nella razza. Alcune sono molto tranquille, non sono particolarmente dinamiche, ma rispondono bene ai comandi, tra queste possiamo ricordare i bulldog inglesi. Altre invece sono vivaci di natura e quindi tendono a riversare questo lato del loro carattere anche quando sono fuori da contesto casalingo. Un esempio al riguardo sono i Labrador ideali in attività sociali sono perfetti quando in casa ci sono bambini.
Oltre alla razza un ruolo importante viene ricoperto anche dalla loro attività. Di solito i cani da caccia tendono a tirare di più perché sono abituati ad avere i sensi allertati e a percepire maggiormente gli odori che li circondano. Quindi nel momento in cui vi trovate a fare una passeggiata in campagna con il vostro amico a quattro zampe, sarà difficile farsi ascoltare. Tutti i loro sensi saranno allertati e presteranno poca attenzione alle direttive del padrone.
Oltre a questi fattori che ricoprono un ruolo importante nello stabilire o meno il dinamismo di un cane, ce ne sono alcuni imprenscindibili che hanno un peso rilevante sul loro comportamento.
Analizziamo insieme i differenti aspetti.
Età del cane
L’età è un fattore che regala vitalità e voglia di vivere quando si parla di uomini, lo stesso vale quando parliamo di cani. I cuccioli o i cani di pochi mesi senza dubbio hanno energie e una propensione maggiore rispetto a quelli più adulti. Spesso succede che proprio il nostro segugio che da piccolo era estremamente vivace e poco propenso ad ubbidire, quando diventa adulto si calma e riesce a rispondere correttamente ai comandi.
Questo non vuol dire che dobbiamo aspettare che il segugio cresca e “maturi” per vederlo al guinzaglio. Alcuni rimangono vivaci anche da adulti. Quindi la cosa migliore e insegnargli fin da piccolo come comportarsi quando siete all’aperto.
Stile di vita
I cani a prescindere dalla razza sono animali dinamici a cui piace giocare, correre ed essere continuamente impegnati in qualche attività. Quindi se il segugio passa diverse ore chiuso in casa o nella sua cuccia, nel momento in cui viene portato all’esterno sprigionerà tutta la sua energia, repressa nelle lunghe ore di ozio.
La soluzione migliore per il cane è avere un giardino in cui entrare in contatto con la natura, ma se eccessivamente ristretto sarà limitato nell’esprimere la sua curiosità.
Inoltre, anche gli animali che vivono in giardini ampi, hanno bisogno di essere portati fuori per entrare in contatto con altri cani, per scoprire un territorio a loro sconosciuto.
Quindi il consiglio è di farlo uscire spesso e per un periodo ragionevole altrimenti vi troverete ad avere al guinzaglio un cane che scalpita perchè la limitazione di una vita in casa, possono accentuare il suo dinamismo.
Rapporto con il padrone
Il legame tra padrone e cane quando è presente è quasi indissolubile. Mente il cane si fida ciecamente del padrone, il proprietario lo riempie di coccole e attenzioni. La situazione cambia quando questo legame è assente. L’animale non riconosce nell’uomo il suo punto di riferimento e quindi non si fida di lui, ma soprattutto sarà propenso a fare di testa sua soprattutto quando si trova al guinzaglio.
La soluzione migliore è trascorrere del tempo insieme per farlo abituare alla presenza dell’uomo. Il compito del proprietario sarà quello di prendersi cura del suo amico a quattro zampe e di instaurare un legame profondo con il cane. Non solo l’animale risponderà ai comandi, ma a giovarne sarà soprattutto il proprietario che riceverà dal suo piccolo animale domestico un affetto difficile da descrivere.
Come abituare il cane al guinzaglio
Abituare il cane al guinzaglio non è difficile. Basta seguire alcune regole ed evitare errori grossolani e con poco sforzo sarà pronto ad accompagnarvi durante le passeggiate.
Il primo sbaglio da evitare è quello di costringere a seguirvi usando la forza. Spesso capita che mentre state camminando il segugio tira nella direzione opposta rispetto a quella del padrone. Il più delle volte si pensa che tirando il cane dalla propria parte deciderà di seguirvi.
In realtà così si trasmette un messaggio sbagliato. In questo modo il cane pensa che il guinzaglio è il mezzo per trasmettere ordini o la volontà di chi tira. Quindi quando vorrà andare in una determinata direzione, il cane tirerà il guinzaglio nella direzione voluta per farsi seguire.
In realtà, per convincere il cane a farsi seguire bisogna usare i comandi vocali o il movimento del corpo.
Altro errore è quello di seguire il cane quando decide di andare in una determinata direzione, spaventati dal guinzaglio troppo teso. In questo modo rafforziamo la convinzione del segugio che il suo comportamento è giusto.
Per uscire da questa situazione con un insegnamento per il cane, la cosa da fare è fermarsi, richiamando il cane con un comando vocale e aspettare. Se il cane smette di tirare si riprende a camminare, se invece continua, si cambia direzione. In questo modo il cane capirà che è l’uomo a decidere.
Per avere il controllo della direzione del cane, è importante capire che la passeggiate deve essere un momento di divertimento. Quindi meglio non rimproverarlo e affrontare la camminata con calma, con il guinzaglio che deve essere lasciato morbido.
All’inizio, se si ha la fortuna di avere un giardino è utile far indossare il guinzaglio al cane e lasciarlo libero di muoversi, successivamente si può prendere il capo in mano lasciandolo molle.
Le prime volte all’aperto devono essere tranquille e cercare di camminare con il cane in sincronia. Quando si decide di cambiare direzione bisogna attirare l’attenzione con la voce e a seguito di un lungo tratto in cui il cane ha seguito tutte le istruzioni senza tirare, si può ricompensare con un crocchino.
Infine, anche la scelta del guinzaglio è importante, si deve adattare alla mole e al contesto in cui si muove per avere un accessorio che faccia sentire a proprio agio sia il cane che il padrone.
molto interessante