CONARMI (Consorzio Armaioli Italiani) ha deciso di replicare a quanto affermato da Pier Luigi Maria Dell’Osso, procuratore generale della Repubblica per il distretto facente capo a Brescia. Quest’ultimo ha rilasciato una intervista al Corriere della Sera, prendendo spunto dai recenti fatti di cronaca avvenuti proprio nella provincia lombarda. CONARMI ha riconosciuto come il tema della sicurezza debba rimanere centrale, anche se l’associazione è convinta del fatto che l’italiano medio consideri troppo semplice l’acquisto di un’arma nel Bresciano.
L’intervento del Procuratore ha stupito ulteriormente in questo senso, visto che si tratta di una figura che dovrebbe conoscere bene il contesto normativo in cui operano le aziende del Distretto Armiero. La maggiore perplessità è stata destata da una frase: il Procuratore ritiene che nella zona in cui sorgono tante fabbriche di armi, procurarsi pistole e fucili non sia poi così difficile.
CONARMI ha quindi sottolineato come a Gardone Val Trompia e dintorni siano in vigore le stesse leggi applicate in tutto il resto del paese. Inoltre, i cittadini bresciani sono soggetti agli stessi controlli e non sono sottoposti ad alcuni trattamento privilegiato. Il Consorzio ha poi spiegato come la dichiarazione sia stata fatta a caldo, dunque in maniera poco ponderata, ma sicuramente istintiva.