L’intervento del Procuratore ha stupito ulteriormente in questo senso, visto che si tratta di una figura che dovrebbe conoscere bene il contesto normativo in cui operano le aziende del Distretto Armiero. La maggiore perplessità è stata destata da una frase: il Procuratore ritiene che nella zona in cui sorgono tante fabbriche di armi, procurarsi pistole e fucili non sia poi così difficile.
CONARMI ha quindi sottolineato come a Gardone Val Trompia e dintorni siano in vigore le stesse leggi applicate in tutto il resto del paese. Inoltre, i cittadini bresciani sono soggetti agli stessi controlli e non sono sottoposti ad alcuni trattamento privilegiato. Il Consorzio ha poi spiegato come la dichiarazione sia stata fatta a caldo, dunque in maniera poco ponderata, ma sicuramente istintiva.