“Il piano di contenimento prevede per Como l’abbattimento di 2050 cinghiali in un anno. In questi primi giorni abbiamo già raggiunto i 150 capi” ha precisato l’assessore. “La georeferenziazione, problema sollevato dai cacciatori, è una procedura imposta da Ispra per accogliere i nostri piani di abbattimento. Abbiamo comunque semplificato al massimo l’inserimento dei dati per soddisfare le richieste del territorio. Il cinghiale è un problema per i campi e per l’incolumità delle persone. Serve un approccio razionale e non ideologico” ha aggiunto Rolfi.
“Per il prossimo futuro l’impegno è quello di individuare nuovi centri di lavorazione della carne nel territorio comasco per agevolare la gestione delle carcasse e sostenere la filiera della carne da selvaggina. Abbiamo anche chiarito che la Provincia può utilizzare i ‘selecontrollori’ nell’attività di controllo e non c’è alcun dubbio sulla applicabilità della legge regionale” conclude Rolfi. “Va modificato a livello nazionale il regime de minimis perché gli agricoltori devono essere risarciti integralmente per i danni subiti dalla fauna selvatica e non solo per il 30%. La fauna è proprietà dello Stato e se lo Stato non è in grado di gestirla, è giusto che paghi. Tornerò prossimamente a Como per monitorare l’andamento della situazione”.
La delibera XI/1761 del 17/06/2019 della Regione Lombardia;precisa che il foraggiamento del cinghiale nei piani di attuazione nel prelievo di selezione del cinghiale: và a modificare il penultimo capoverso della legge 28 dicembre 2015 n° 221 nelle aree idonee e, non idonee può essere fatto solo con granella di mais,con una somministrazione di 1 kg giornaliero per un solo punto ogni 50 ettari.La nota dell’ISPRA protocollo 11687/T-A23-T-A25 del 16.Febbraio.2016,inviata a Ente Produttori Selvaggina(EPS) dava PARERE FAVOREVOLE dell’utilizzo del foraggiamento come funzione attrattiva nei pressi dei punti di sparo nella caccia di selezione al cinghiale;stabilendo che erano vietati gli scarti alimentari,quelli di macellazzione,ed altri rifiuti,che il limite massimo per punto di foraggiamento da allestire era di non oltre 2 punti di pasturazione per kilometro quadrato con non più di 1 kg di granella di mais al giorno.