Sono state ben 80 le adesioni che sono arrivare per lo svolgimento delle funzioni di selecontrollori e coadiutori da affiancare al personale delle polizie provinciali per i prelievi di cervi e cinghiali nella riserva Pian di Spagna. Per il primo anno di interventi contemplati dal piano di gestione ne sono previsti 40: in dettaglio 25 saranno selecontrollori, che sono cioè cacciatori abilitati a intervenire con le armi, e 15 coadiutori, aiutanti chiamati a dare una mano a posare le altane, sistemare le reti e compiere altre azioni complementari simili. Con alcuni mesi di ritardo, il progetto di contenimento della selvaggina in area di riserva, dove gli agricoltori sono sempre più disperati, sta per partire.
«Saranno tre gli incontri del corso per selecontrollori e coadiutori – ha spiegato il direttore, Pietro Lenna, durante un’apposita conferenza stampa, convocata proprio per presentare l’iniziativa – Abbiamo deciso di ammettere tutti gli 80 richiedenti, pur mettendone inizialmente in campo la metà. Per i cervi il piano è triennale, per i cinghiali addirittura quinquennale e negli anni a venire ci sarà ovviamente bisogno del contributo di tutti». «La popolazione di cervi conta ormai un numero di capi che rasenta i 400 – ha detto ancora Lenna – ; i cinghiali sono nell’ordine di qualche decina, ma come ben sappiamo sono molto più devastanti e occorre intervenire subito».
Per il presidente dell’ente gestore, Roberto Vignarca, si tratta di un grande risultato: «Questo piano di gestione, redatto nel giro di un anno, è straordinario – ha dichiarato – . Con Regione e Province ci siamo ben rapportati e anche Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) ha dato parere favorevole alla sua messa in atto. I prelievi di capi saranno affidati agli agenti di polizia provinciale di Como e Sondrio e come Riserva ci siamo premurati di organizzare i corsi per selecontrollori e coadiutori, figure che si riveleranno di utile aiuto» (La provincia di Como).