Un’emergenza da gestire
Il commissario incaricato di seguire e gestire l’emergenza relativa alla peste suina africana (PSA), Vincenzo Caputo, ha firmato un’ordinanza che riguarda proprio questa patologia e che ha a che fare con coloro che si permettono di intralciare il controllo dei cinghiali. Le previsioni sono molto importanti e hanno l’obiettivo di frenare la malattia in un modo più efficace.
Le conseguenze penali
Ecco cosa si legge nel testo emanato nelle ultime ore: “Per il periodo di vigenza della presente ordinanza, agli eventuali atti di danneggiamento, manomissione o intralcio delle operazioni compiuti durante le operazioni di cattura per il depopolamento dei cinghiali in aree di restrizione individuate ai fini dell’eradicazione della peste suina africana, si applicheranno le previsioni di cui agli articoli 340 – Interruzione di un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità – e 500 – Diffusione di una malattia delle piante e degli animali – del codice penale”.
Aree interdette
L’ordinanza prosegue: “Nei centri abitati ove vengono temporaneamente impiantate strutture di cattura, l’autorità competente locale, d’intesa con i sindaci, potrà interdire l’area alla frequentazione abituale al fine di impedire ulteriori ritardi nelle operazioni di cattura e di prevenire la propagazione del virus”.