Dopo il caso sollevato da Federcaccia, un quesito rivolto alla società concessionaria è stato sottoscritto dai parlamentari Borghesio, Capitanio, Coin, Fusco, Maccanti, Morelli, Pergreffi, Bruzzone, Corti e Pucciarelli per chiedere chiarimenti su quanto espresso dal conduttore Flavio Insinna, all’interno del programma “L’eredità” andato in onda il giorno 27 dicembre.
“Inaccettabile che all’interno di un canale Rai e quindi della televisione di Stato venga permesso e tollerato che un proprio dipendente si lasci andare ad affermazioni del tutto discrezionali, aggravate dal proprio stato di notorietà, che gettano scredito verso una categoria di persone che svolgono legittimamente un’attività prevista per Legge” dichiara il Senatore Francesco Bruzzone.
L’assenza di contradditorio sulle opinioni espresse in merito alla caccia e ai cacciatori evidenzierebbe ancora di più la pretestuosità di quanto detto. Gli onorevoli chiedono quindi di conoscere le valutazioni in merito che la società concessionaria intende esprimere e se la stessa intenda stigmatizzare l’episodio, al fine di evitare ulteriori forme di lesione della dignità di chi pratica l’attività venatoria.