I cinghiali sono inevitabilmente i grandi protagonisti dei dibattiti venatori della giornata odierna, martedì 12 luglio 2016. Dopo la lettera di Coldiretti Pisa all’Ambito Territoriale di Caccia, Federcaccia, Arci Caccia, Enalcaccia e ANUUMigratoristi hanno pubblicato una nota congiunta. Il comunicato si riferisce all’approvazione avvenuta una settimana fa da parte del Governo di un Ddl relativo alla semplificazone, razionalizzazione e competitività nel settore agricolo e in quello agroalimentare (il cosiddetto “Collegato Agricolo”).
Verrà a breve pubblicato in Gazzetta Ufficiale:il testo ha risolto il problema sorto a fine 2015 quando era stata vietata l’immissione di cinghiali in tutta Italia, fatta eccezione per le aziende faunistico-venatorie e quelle agrituristico venatorie recitante in maniera adeguata. Il secondo comma dell’articolo 7 ha anche proibito categoricamente di foraggiare gli stessi animali selvatici.
Il nuovo articolo 38 ha apportato delle modifiche significative. In particolare, si è cercato di risolvere i problemi causati ai gestori di recenti per quel che riguarda l’addestramento dei cani da cinghiale. Le associazioni venatorie si sono dette soddisfatte per i cambiamenti apportati, in quanto deputati e senatori hanno ascoltato le preoccupazioni sottoposte loro. La possibilità di addestrare i cani usati nella caccia e nelle operazioni relative al controllo degli ungulati è una esigenza fondamentale per tutelare l’incolumità degli ausiliari, i quali vengono portati in un ambiente controllato.