Per questo ruolo lo spostamento è giustificato anche nella modulistica prevista dalle ordinanze relative all’emergenza sanitaria. Coldiretti Veneto ricorda, inoltre, l’utilità dei selecontrollori che tengono sotto osservazione le proliferazioni con azioni dedicate: “Si tratta – sostiene Coldiretti – di inibire il pericolo rappresentato dall’introduzione di focolai di PSA (peste suina africana) che come noto sta diffondendosi nell’Est Europa”.
“Nel periodo di quarantena legata al Coronavirus – conclude Coldiretti – sono aumentate le segnalazioni di intere famiglie di cinghiali intenti a devastare non solo le campagne, colline e aree sensibili dal punto di vista idrogeologico. Avvistamenti significati anche nei centri urbani. Il traffico ridotto non inciderà sul dato degli incidenti denunciati in Veneto: ogni anno sono centinaia i cittadini che denunciano sinistri con rimborsi che superano i cento mila euro l’anno”.