Richieste ben precise
Sono quattro le priorità per l’agricoltura di montagna individuate da Coldiretti Valle d’Aosta e presentate ai candidati valdostani alle elezioni politiche del 25 settembre sulla scia di quelle illustrate durante l’Assemblea Nazionale Coldiretti, lo scorso 28 luglio, per focalizzare in modo rapido e concreto le necessità più urgenti del mondo agricolo. Coldiretti Valle d’Aosta chiede ai potenziali Parlamentari valdostani che nei primi 100 giorni della legislatura si impegnino a difendere l’agricoltura di montagna attraverso la promozione, presso il futuro e auspicato Ministero dell’Agroalimentare, l’indicazione di qualità denominata “agricoltura di montagna” che dovrà essere utilizzata per le materie prime prodotte dalle aziende agricole sul territorio della Valle d’Aosta. Tra gli impegni richiesti Coldiretti inserisce anche un’attenzione all’eccessiva proliferazione della fauna selvatica e in particolare del lupo che rende complessa la gestione di attività zootecniche in montagna.
Il problema della siccità
La richiesta concreta riguarda la legge regionale su convivenza uomo-lupo, approvata ormai più di un anno fa, e l’auspicio espresso da Coldiretti è che “non rimanga solo su carta, ma che sia un provvedimento applicato in tutti i suoi passaggi a difesa delle nostre aziende, dei nostri alpeggi e dei nostri allevatori” si legge nel documento. La grave siccità che ha colpito anche la Valle d’Aosta nei mesi scorsi è alla base della necessità di programmare sul territorio nazionale e anche in Valle d’Aosta un intervento strutturale di piccoli invasi con basso impatto ambientale da costruire con procedure burocratiche semplificate e fondi aggiuntivi del PNRR. Coldiretti Valle d’Aosta, in questo ambito, chiede agli esponenti della Valle d’Aosta la disponibilità a fungere da coordinamento con le regioni dell’Arco Alpino.
Agricoltura di montagna
L’ultimo punto del documento redatto riguarda il contesto difficile dell’agricoltura di montagna con la richiesta di un maggiore impegno politico per i territori montani e le comunità che li vivono, evitando abbandono, spopolamento, desertificazione. A questo proposito Coldiretti Valle d’Aosta ritiene giusto che la nuova Pac non escluda la montagna e che il PSR – il piano di sviluppo rurale – favorisca le imprese del territorio: Il documento sottoposto ai candidati alle elezioni politiche contiene anche un focus sulla gestione forestale e la filiera del legno, sulla prevenzione dei dissesti idrogeologici e su una fiscalità differenziata e peculiare per le aziende, i comuni e le famiglie che scelgono di non abbandonare e ulteriormente desertificare i territori di montagna.