“Positivo lo stanziamento dei fondi per l’indennizzo diretto dei danni causati dalle predazioni da lupo, ma ricordiamo alla Regione che serve un meccanismo efficiente, con tempistiche rapide ed una modalità che, oltre al monitoraggio ed alla prevenzione, possa garantire una gestione che tuteli, innanzitutto, il bestiame e chi vive le nostre montagne e le nostre colline, stante il moltiplicarsi di avvistamenti e predazioni anche a bassa quota”. È quanto commentano Sara Baudo, presidente di Coldiretti Novara-Vco, e Paolo Dellarole rispetto allo stanziamento di 300 mila euro, approvato dalla Giunta regionale, per il risarcimento dei danni causati dalle predazioni dai lupi al patrimonio zootecnico in Piemonte e per i costi sostenuti a difesa del bestiame.
“Nel solo Piemonte -sottolinea Coldiretti- si stima una popolazione compresa tra i 450 ed i 500 lupi quando in Francia sono complessivamente circa 550 e la tendenza è che vadano ad occupare sempre maggiori aree del territorio, spostandosi verso il nord della regione, in particolare verso le province del Biellese e del Verbano Cusio-Ossola oltre che nelle zone di collina e pianura. “È dunque necessario -continuano Baudo e Dellarole- proseguire con il lavoro avviato dal vicepresidente regionale, Fabio Carosso, in sede della Conferenza Stato-Regioni rispetto alle modifiche sul Piano Lupo, in sintonia con quanto stanno già facendo i Paesi confinanti, come la Francia.
Serve mettere in atto, quindi, concrete e rapide misure al fine di evitare il crearsi di un disequilibrio ecologico e per permettere, in primis, alle nostre imprese lo svolgimento dell’attività produttiva, alla luce del ruolo svolto a tutela del territorio e viste le difficoltà legate alla situazione pandemica. L’impegno di Coldiretti Novara-Vco e Vercelli Biella per trovare delle soluzioni continua e i nostri esperti parteciperanno ai tavoli di lavoro nelle prossime settimane”.