Questi ungulati, come ormai di pubblico dominio, stanno causando danni ingentissimi alle imprese agricole, spesso messe letteralmente in ginocchio dai danni che causano alle colture, distruggendo anche interi raccolti; per non parlare della pericolosità sociale che ormai rappresentano. Sono ormai all’ordine del giorno incidenti stradali da loro causati come anche aggressioni, specie agli agricoltori nello svolgimento del loro lavoro. Dal canto suo anche il sindaco Corallo ha confermato l’entità del problema, appoggiando e lodando l’impegno della Coldiretti, evidenziando che l’Amministrazione comunale in questo caso non può far molto a differenza dell’Organizzazione agricola.
“Nell’ultimo recente incontro con il presidente della Regione, Donato Toma – ha spiegato il Delegato Confederale di Coldiretti Molise, Giuseppe Spinelli – il Governatore ha mostrato grande sensibilità per questa problematica tanto da dirsi pronto a trovare, in tempi rapidi, una soluzione normativa che consentirà agli agricoltori, muniti di regolare licenza di caccia, di poter abbattere i cinghiali presenti nel proprio fondo durante tutto l’anno”. Altro argomento di grande interesse per tutti gli associati ha riguardato poi l’accordo sottoscritto dalla Coldiretti con il Consorzio Agrario dell’Adriatico, che prevede l’applicazione di una forte scontistica sull’acquisto di mezzi tecnici e fattori produttivi necessari per la conduzione dell’azienda agricola. Un accordo avviato quest’anno in via sperimentale ma che potrà essere esteso e migliorato negli anni a venire.
Oltre a ciò, nel corso della serata, è stato dato spazio anche alla discussione sui temi collegati alla Finanziaria 2020 ed ai riflessi sulla fiscalità agricola. Particolare apprezzamento ha suscitato la possibilità di ricevere direttamente presso gli Uffici della Coldiretti i buoni per il ritiro del carburante agricolo agevolato. Tale procedura, unica in Molise, “è una vera conquista – afferma il direttore regionale di Coldiretti Molise, Aniello Ascolese – nella direzione di abbattere i tempi della burocrazia, riconoscendo una maggiore autonomia alla figura dell’imprenditore agricolo. Per Coldiretti si tratta dell’assunzione di una forte responsabilità, a cui l’Organizzazione non si è voluta sottrarre nell’interesse della categoria rappresentata”.