Coldiretti del Molise ha chiesto al Consiglio Regionale la modifica della legge sulla caccia contrariamente alle richieste espresse da Federcaccia.
La Coldiretti del Molise ha chiesto al Consiglio Regionale di approvare la proposta di modifica della legge regionale 10 agosto 1993, n° 19, “Norme per la protezione della fauna selvatica omeopata e per il prelievo venatorio” riguardante la “sostituzione del comma 3 bis dell’articolo 17 della legge.
Con tale richiesta la Coldiretti molisana si pone in netta contrapposizione con le recenti richieste di Federcaccia che si è espressa contrariamente alla modifica proposta per la legge regionale sulla caccia così come presentata.
In una lettera di Coldiretti inviata a tutti i consiglieri regionali si legge: “Dare agli Enti preposti alla gestione del prelievo venatorio, ATC e Province la possibilità di applicare il diritto di prelazione sull’acquisto dei capi cresciuti negli allevamenti regionali o quelli prelevati nelle Zone di Ripopolamento e Cattura, attualmente gestite dalle Province, con la speranza e l’auspicio che verranno poi gestite dagli stessi ATC, anche se non a parità di qualità e prezzo, permette di dare un minimo di certezza di reddito alle imprese agricole molisane oltre che l’ambientamento non traumatico della selvaggina immessa sui territori”.
Scrivono inoltre dalla Coldiretti “Riteniamo sia importante evitare che, sul nostro territorio, vengano effettuate immissioni di selvatici provenienti da realtà, regionali o nazionali, non scrupolosamente controllate, al fine di salvaguardare la sanità dell’intero patrimonio faunistico e zootecnico, tenendo presente il mantenimento dell’equilibrio tra specie predatrici e predate nonché tra fauna e vegetazione”.