«Non è certo la prima volta che su strade statali, regionali e comunali extraurbane – affermano il presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il delegato confederale Bruno Rivarossa – cinghiali o caprioli attraversano all’improvviso la carreggiata mettendo a rischio l’incolumità delle persone e la sicurezza stessa dell’animale: con il proliferare senza controllo della fauna selvatica, diventa pericoloso, quindi, circolare e se gli incidenti stradali nell’ultimo periodo, sono diminuiti è solo perché, con le disposizioni che dobbiamo seguire, c’è meno gente in giro, ma non appena si tornerà alla normalità la problematica aumenterà notevolmente.
In Liguria ormai non è una novità, inoltre, incontrare cinghiali a spasso per i centri cittadini, a partire dal capoluogo regionale dove sono stati persino segnalati, oltreché sulle alture, nel quartiere residenziale di Castelletto scendendo fino al Porto Antico, e lungo tutto l’alveo dei torrenti Polcevera e Bisagno, e se, animali selvatici come il capriolo, arrivano, ora, persino sul lungomare di Camogli, reso deserto dall’emergenza sanitaria, si capisce che la situazione è ormai fuori controllo. Nel nostro entroterra poi è facile trovarsi davanti esemplari nelle strade provinciali, per non parlare delle incursioni segnalate dalle imprese agricole dove continuano a venir danneggiate le fasce e i classici muretti a secco, mentre viene fatta razzia nei raccolti e minacciati gli animali della fattoria.
Le frequenti incursioni della fauna selvatica, in generale, mettono sempre più a rischio quindi la sopravvivenza delle imprese agricole locali ormai esasperate, ma anche la salvaguardia del territorio, l’incolumità delle persone, la sicurezza ambientale e degli stessi animali, dato che un così alto numero di esemplari può facilitare inoltre l’insorgere di epizoozie. È necessario, dunque, che si mettano in atto misure urgenti e straordinarie, dal momento che questa situazione, ora, può arrecare ulteriori problemi, non solo alle imprese del territorio, per le quali si andrebbero a sommare a quelli già in atto in questo difficile momento, ma all’intera società».