Pietro Molinaro, numero uno di Coldiretti Calabria, sembra aver trovato la soluzione all’emergenza cinghiali in questa regione. Il presidente dell’associazione agricola ha infatti invitato la giunta regionale ad adottare un provvedimento per una legittima difesa da riconoscere agli agricoltori del posto per tutelare la loro incolumità e le coltivazioni. Per il contenimento degli ungulati, dunque, si dovrebbero prendere in considerazione anche gli agricoltori, vero e proprio flagello per il settore primario e portatori di infezioni di non poco conto.
L’esempio da seguire è quello della Regione Lombardia, replicato in altre zone del nostro paese. Gli abbattimenti dovrebbero essere autorizzati tutto l’anno, prendendo in considerazione proprietari e conduttori dei fondi in possesso di regolare licenza di caccia. La presenza di minime condizioni capaci di semplificare l’approccio burocratico è un altro auspicio della Coldiretti.
I numeri non possono non far riflettere e intervenire rapidamente. Gli imprenditori agricoli sono costretti a vivere un malessere quotidiano che cresce in maniera esponenziale. La preoccupazione aumenta se si tiene conto della capacità che hanno i cinghiali di adattarsi ai cambiamenti climatici. La situazione non è più sostenibile e di fronte ai danni provocati la Regione Calabria è stata sollecitata a prendere provvedimenti seri. Ora si attende la risposta dell’ente locale.