La Coldiretti interprovinciale di Vercelli e Biella ha commentato il recente annuncio dell’arrivo del cacciatore-tutor per gestire l’emergenza ungulati nel Biellese, auspicando anche altri interventi. Questa nuova figura viene vista positivamente dall’associazione agricola, anche se il settore primario ha bisogno di ogni soluzione possibile per essere tutelato, in particolare l’aumento delle azioni di contenimento, magari con squadre esterne ed extra-territoriali.
Proprio questa ipotesi dei cacciatori che vengono da altre province ha fatto discutere più volte nel corso dei mesi. Paolo Dellarole, numero uno dell’associazione, ha riconosciuto nelle misure previste dalla Provincia di Biella una sensibilità importante nei confronti del mondo agricolo. I numeri non sono incoraggianti, visto che i capi abbattuti sono quasi la metà di quelli della scorsa stagione venatoria, per la precisione 310 (erano 539 un anno fa), con il conseguente raddoppio dei danni, giunti a quota 300mila euro.
La situazione è stata definita da più parti fuori controllo e gli stessi danni vengono pagati con incredibile e colpevole ritardo. Alla provincia piemontese è stato chiesto di mettere in campo ogni azione possibile, l’appoggio della Coldiretti sarà incondizionato, anche perchè ormai i selvatici sono arrivati al di fuori delle aree montane e boschive, fino alle zone ad alta densità agricola.