La proposta diretta ad estendere il divieto di caccia nell’intero territorio dei comuni che sono stati lambiti dal fuoco anche su aree marginali e non boscate è provocatoria ed irresponsabile perché mette a rischio le produzioni agricole e la vita nelle campagne assediate dai cinghiali e dalla fauna selvatica senza alcun controllo. E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini in riferimento alla conversione del decreto legge in materia di incendi in corso di discussione al Senato.
E’ ormai da mesi – precisa il presidente Prandini – che Coldiretti sta tentando di portare all’attenzione del Parlamento l’impegno di trovare una soluzione adeguata al problema dei danni sopportati dalle imprese agricole senza ricevere attenzione, mentre aumenta il rischio di chiusura e di abbandono di attività anche da parte dei giovani, che svolgono un ruolo essenziale di custodi dell’ambiente contro i rischi del cambiamento climatico.
Di fronte all’emergenza senza precedenti che si è estesa dalle campagne alle città serve un impegno concreto e costruttivo in Parlamento senza pregiudizi ideologici per garantire la tenuta del sistema a agricolo e la sicurezza della popolazione. Infatti nell’anno dell’emergenza Covid – conclude la Coldiretti – si è verificato un incidente ogni 48 ore con 16 vittime e 215 feriti a causa dell’invasione di cinghiali e animali selvatici che non si fermano più davanti a nulla, abbattendo recinzioni, guadando fiumi e attraversando strade e autostrade mettendo a rischio la vita e la salute delle persone.
non credo che questi danni li provocano i Cacciatori, come volevano far credere gli ambientalisti e gli animalisti, i cacciatori amano la natura, a questo punto chi bisogna sospettare ? riflettete .