Il Cirneco dell’Etna, conosciuto anche come cinneco, è una razza con origini antichissime, rimasta inalterata nel corso dei secoli. Se lo osserviamo in azione, all’inseguimento dei conigli quando esprime al meglio le sue abilità, conserva le stesse caratteristiche dei suoi antenati.
Le origini del Cirneco dell’Etna risalgono all’epoca faraonica. Per molti anni si è pensato che la razza siciliana fosse discendente del Pharaoh Hound, cane nazionale dell’isola di Malta molto simile alla specie disegnate sulle tombe dei faraoni. Studi più approfonditi hanno dimostrato che in realtà è una razza autoctona dell’isola siciliana e che si è sviluppata in contemporanea con il Pharaoh Hound e il Podenco Ibicenco, originario dell’isola di Ibiza abile nella caccia la coniglio. Tutte appartenenti alla categoria dei graioidi accomunati dalla testa a cono, dal muso lungo e dal corpo slanciato.
Le notizie più antiche sulla razza risalgono ad Aristotele. Come alcuni colleghi, spesso ha citato cani originari di Cirene da qui deriva il nome della razza. In realtà testimonianze più antiche si possono scorgere in reperti artistici precedenti il filosofo greco. In molti ritrovamenti archeologici dell’isola come monete o mosaici, ci sono raffigurazioni di cani molto simili al Cirneco mentre è intento a cacciare. Per questo alcuni storici sono giunti alla conclusione che il cane discenda direttamente dal lupo abissino.
La diffusione della specie è rimasta circoscritta alla Sicilia per molti secoli, tanto che il riconoscimento come razza da caccia da parte dell’ENCI risale agli anni ‘40 del secolo scorso. La diffusione fuori dai confini dell’isola si deve all’allevamento di Agata Paternò Castello. Ancora oggi la circolazione della specie sul territorio italiano è limitata rispetto a razze più diffuse. Questo aspetto però, non inficia il suo valore come cane da caccia e come fedele compagno.
Fisicamente il Cirneco dell’Etna ricorda un levriero con un corpo agile e aggraziato. Il manto fulvo, le orecchie a punta e gli occhi attenti e vivaci, lo rendono unico nel suo genere. Anche se può arrivare ad un massimo di 50 cm è un cane agile e scattante in grado di affrontare ogni terreno con un’andatura sciolta e leggera. Per le sue origini è abituato ad affrontare terreni e sentieri scoscesi quindi anche se apparentemente fragile è un cane resistente e in grado di affrontare qualsiasi situazione.
Il Cirneco è un cane con una predisposizione naturale alla caccia affinata negli anni. Il suo istinto si rivolge soprattutto al coniglio grazie alla velocità e alla vista che lo rendono adatto anche ad altre prede di terra. La sua caratteristica innata è la tenacia, tende a cercare e rintracciare la preda anche nelle zone più impervie. Se percepisce la presenza della selvaggina in una posizione non troppo comoda, persiste nella ricerca creando un varco così da segnalare la sua ubicazione al cacciatore. Anche se particolarmente predisposto alla caccia al coniglio, se opportunamente addestrato è abile nella ricerca della volpe, dell’istrice e prede nascoste nei luoghi più impervi per l’uomo.
Pur essendo un abile cacciatore anche senza addestramento, non deve essere sottovalutata la necessità di lavorare sul suo carattere e sulla fiducia nei confronti del padrone. Le razze primitive sono naturalmente predisposte ad essere indipendenti e quindi poco inclini a seguire le direttive del cacciatore. Se il cane verrà allevato ed educato a stretto contatto con il suo padrone, si dimostrerà un fedele compagno in grado di stabilire con lui un rapporto esclusivo e particolare.