Cinque Terre – Val di Vara – 2.606: questo il numero medio annuale di cinghiali abbattuti nello Spezzino nell’ambito delle attività di contenimento dell’ungulato. Un valore, riportato nel Piano di gestione del cinghiale recentemente approvato dal Parco nazionale delle Cinque Terre, riferito al periodo 1998-2019 (“i dati relativi alle annualità 2020 e 2021 saranno analizzati al termine della stagione 2021”, si legge nel Piano). L’elaborato mette naturalmente la lente di ingrandimento sull’area protetta: “Tra gennaio 2016 e settembre 2019 – si legge, in riferimento alle annualità più recenti – sono stati effettuati complessivamente 527 interventi che hanno portato, grazie all’impiego complessivo di circa 713 coadiutori, all’abbattimento di 570 capi.
L’analisi degli abbattimenti negli anni mostra come il 2016 con 216 capi abbattuti sia l’anno dove si è raggiunto il numero maggiore”. Periodo di maggior impegno (legato al numero di coadiutori impiegati e delle giornate di attività) nell’intervallo considerato, quello tra gennaio e aprile. Guardando ai singoli territori comunali il numero medio di interventi e di coadiutori coinvolti è stato di 11 e 81 per La Spezia (che rientra nel Parco solo per una porzione occidentale del suo territorio), 26 interventi e 248 partecipanti per Monterosso, 19 e 182 Riomaggiore, 29 e 203 Vernazza. Nessuna attività di controllo viene effettuata nella parte levantese del Parco, piccola e sviluppata lungo la costa, dove quindi gli interventi sono di difficile realizzazione.