I ritardi, dunque, dovrebbero essere addebitati soltanto al primo cittadino e non al servizio sanitario. La stessa ASL ha anche spiegato che non è vero che non è stata fornita alcuna risposta ai cacciatori. Sembra che il primo cittadino del comune sardo fosse impegnato e quindi la richiesta sarebbe stata ricevuta soltanto ieri, giovedì 17 novembre 2016. Il comunicato aggiunge, infine, che i servizi veterinari sono impegnati anche nei controlli relativi alla tubercolosi bovina, fondamentali per gli allevamenti della provincia di Nuoro. Ogni accusa è stata quindi rispedita al mittente.
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