Giuseppe Pan, assessore all’Agricoltura e alla Caccia della Regione Veneto ha fatto il punto sull’emergenza cinghiali in Veneto dopo essere stato sollecitato da diverse associazioni agricole e comunità locali. Gli ungulati hanno provocato non pochi danni a colture, persone e veicoli, ma secondo Pan quello della caccia non è l’unico e risolutivo strumento a disposizione. Secondo la sua opinione, infatti, è necessario attuare degli interventi di controllo, senza dimenticare la selezione accurata dei cacciatori.
Prima di arrivare a scelte definitive, comunque, l’assessore è disposto ad attendere il parere tecnico scientifico dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) sulla sperimentazione che è stata posta in essere nel Parco Regionale della Lessinia, il quale si estende tra le province di Verona e Vicenza. Come ricordato da Pan, tra l’altro, solamente nel veronese viene autorizzata la caccia al cinghiale e limitatamente all’altopiano della stessa Lessinia, come previsto da una recente delibera della giunta regionale. L’assessore ha voluto ricordare come i cinghiali siano presenti in Veneto a causa di immissioni abusive, non ultime quelle dai Balcani e dai Carpazi.
Inoltre, il prelievo invasivo rischierebbe paradossalmente di far aumentare il numero della specie proprio per queste immissioni. Un’alternativa migliore potrebbe essere quella del controllo a livello provinciale, avvalendosi di cacciatori che siano stati formati in maniera opportuna. Pan ha auspicato che tale sistema venga adottato soprattutto nelle aree agricole, cioè quelle in cui i danni sono stati maggiori e più consistenti.
Un’esperienza da prendere a modello a suo dire sarebbe quella del Parco dei Colli Euganei, in cui guardie, polizia provinciale, corpo forestale e cacciatori selezionati e formati hanno collaborato insieme per risolvere il problema. La situazione è stata affrontata con recinti elettrificati nelle vicinanze del bosco e con l’abbattimento da parte di controllori abilitati: in questa maniera è stato possibile abbattere oppure catturare 6500 cinghiali nel corso degli ultimi 14 anni, con 900 esemplari registrati soltanto nell’anno che si è appena concluso.
Pan ha poi concluso il suo intervento ricordando la proposta della giunta regionale, vale a dire il disegno di legge che contiene nuove regole per contenere i danni causati dalle varie specie selvatiche (non solo i cinghiali, ma anche lupi e orsi), una serie di norme che è al vaglio della commissione regionale Agricoltura. L’obiettivo principale rimane comunque sempre quello di rendere il più compatibili possibile la sicurezza delle persone e delle attività agricole e la tutela dell’ambiente circostante e di tutte le risorse faunistiche.