Coldiretti di nuovo in piazza «per difendere agricoltori e cittadini dall’assedio dei cinghiali che distruggono le produzioni alimentari, devastano raccolti, assediano campi, causano incidenti stradali con morti e feriti e si spingono fino all’interno dei centri urbani dove razzolano tra i rifiuti con pericoli per la salute». L’associazione di categoria è preoccupata e chiede che la Regione Toscana faccia pressing sulla Conferenza Stato-Regioni per una modifica della norma statale volta a semplificare e rafforzare gli interventi di controllo e contenimento della specie.
Per regolamentare l’attività di prelievo venatorio gli agricoltori «vengano coadiuvati dalle forze dell’ordine, da guardie venatorie volontarie ma possano delegare le attività a cacciatori abilitati iscritti all’apposito registro; il calendario venatorio venga allargato e comprenda i mesi da settembre a gennaio; che la regia di tali azioni sia affidata al prefetto in quanto “competente e per la tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza”». «La riparazione delle recinzioni o l’installazione di reti elettrificate servono a ben poco – spiega Fabrizio Filippi, presidente Coldiretti Pisa nonché presidente Coldiretti Toscana – mentre l’impatto ad alta velocità di un’auto o di una moto contro un cinghiale adulto può avere conseguenze devastanti e drammatiche.
Quelle dell’alba e del crepuscolo sono le ore più a rischio, con i branchi di cinghiali che si muovono riuscendo a percorrere fino a 40 chilometri. Nella nostra provincia sono diverse le situazioni a forte pericolosità. Non può essere solo una questione di fortuna». I cinghiali sono la causa di un incidente ogni 48 ore. Negli ultimi dieci anni il numero con morti e feriti «è praticamente raddoppiato (+81%) sulle strade provinciali», secondo la stima Coldiretti sulla base dei dati Aci-Istat. Tra le strade a più alto rischio di incidenti a causa dei cinghiali c’è proprio la regionale 68.
Alla manifestazione di Firenze hanno partecipato anche i sindaci e amministratori al fianco degli agricoltori: c’erano la sindaca di Orciano Pisano Giuliana Menci, la sindaca di Santa Luce Giamila Carli, il vicesindaco di Cecina Antonio Costantino, il presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo e la consigliera regionale Elena Meini. La giunta della Regione ha già deliberato, in linea con le istanze degli agricoltori, di intervenire direttamente, con il coordinamento della polizia provinciale. Un atto importante e unico che, però, «necessita di atti procedurali utili – aggiunge Coldiretti Toscana – alla efficacia effettiva del provvedimento regionale, anche attraverso un confronto serrato con le polizie provinciali» (La Nazione).