L’aumento dei prelievi
“Nel territorio sottoposto a gestione venatoria (esclusi parchi ed aree protette) i prelievi selettivi dei cinghiali in attuazione al PRIU (piano straordinario per la peste suina) sono in aumento. Con la tecnica della girata e dell’appostamento fisso, sono stati abbattuti 3.000 capi nel primo semestre del 2023, con un evidente trend di crescita del prelievo. Gran parte dei capi sono stati avviati a processi di filiera nei centri di lavorazione fauna selvatica presenti sul territorio regionale”. Lo comunica l’assessore regionale della Basilicata all’Agricoltura, Alessandro Galella.
Gestione dell’emergenza
“Ulteriori misure – aggiunge l’assessore – saranno messe in campo dalla Regione Basilicata per la lotta al soprannumero in Basilicata con il “Progetto per la fornitura di servizi integrati per la gestione dell’emergenza causata dall’eccessivo numero della popolazione della specie cinghiale (Sus Scrofa)” che intende costituire una filiera che comprenda tutte le fasi del processo a partire dalla cattura o abbattimento degli esemplari di Sus scrofa, passando per l’attivazione e gestione dei centri di raccolta, il trasporto e smaltimento delle carcasse.
Marchio lucano
Lo stesso vale per la produzione di prodotti trasformati a marchio lucano, convertendo l’emergenza legata alla crescita della popolazione del selvatico in concreta opportunità economica per lo sviluppo del territorio, il cui termine di presentazione delle proposte scadrà il 7/8/2023” (fonte: Regione Basilicata).