Inoltre, la sola caccia di selezione viene considerata insufficiente per fronteggiare l’emergenza rappresentata dagli ungulati. Il settore primario deve sopravvivere e i coltivatori diretti molisani sono dell’idea di ampliare il raggio d’azione, altrimenti la situazione sarà sempre uguale e senza fine.
Coldiretti Molise ha sottolineato come l’obiettivo non sia quello di ottenere soltanto i risarcimenti per i danni subiti dai selvatici, anche se si tratta di una pretesa legittima. Gli stessi imprenditori agricoli hanno bisogno di essere messi nelle condizioni giuste per lavorare e produrre per loro e per tutta la collettività.