Coldiretti Molise chiede la dichiarazione dello stato di emergenza, su tutto il territorio regionale, per i danni causati dai cinghiali. Così, nel giorno in cui l’Organizzazione aveva indetto una manifestazione regionale per denunciare all’opinione pubblica la gravissima situazione in atto, rimandata a causa dei rischi di contagio da corona virus, Coldiretti lancia una nuova e incisiva iniziativa. “L’aumento incontrollato e spropositato del numero dei cinghiali sul nostro territorio – afferma il Delegato Confederale della Coldiretti Molise, Giuseppe Spinelli – è diventato ormai un vero e proprio flagello tanto per l’agricoltura, e dunque per l’economia regionale, che per la pubblica incolumità. Per questo abbiamo chiesto, con una missiva, a tutti i Sindaci della regione di adottare una delibera per chiedere che in regione venga dichiarato lo stato di emergenza”.
“L’auspicio è che i Sindaci del Molise, i quali molto spesso sono personalmente intervenuti per denunciare i danni ed i pericoli per i cittadini causati dai cinghiali sul proprio territorio comunale – spiega Spinelli – anche attraverso il coinvolgimento dell’ANCI regionale, chiedano formalmente al Governo regionale di dichiarare lo stato di emergenza su tutto il territorio molisano al fine di attivare concreti piani di abbattimento straordinari, considerata l’inefficacia degli strumenti proposti dall’Assessore all’Agricoltura, Nicola Cavaliere”. Tali misure – continua Coldiretti Molise – “potranno essere applicate tramite le guardie venatorie dipendenti delle Province e da altri soggetti competenti, che possono avvalersi dei proprietari o conduttori dei fondi sui quali si attuano i piani medesimi o di altre persone, purché tutti muniti di licenza per l’esercizio venatorio, nonché delle guardie forestali e delle guardie comunali”, tutto in base a quanto disposto dall’articolo 29 della Legge regionale 10 agosto 1993, n. 19 e s.m.e i. (L. R. n° 1/2017 – punto 29).
Oltre a ciò, Coldiretti chiede un sostegno ai sindaci affinché “siano emanati tutti i provvedimenti di competenza comunale, anche contingibili ed urgenti, finalizzati ad ostacolare il diffondersi della presenza sul territorio comunale della specie cinghiale”. “La situazione è di una gravità tale – conclude Spinelli – che solo con la dichiarazione dello stato di emergenza si potrà riuscire a porre freno ad un problema che ormai non interessa più solo le imprese agricole ma l’intera collettività. Incidenti stradali, anche mortali, aggressioni e scorribande di branchi di cinghiali sono ormai all’ordine del giorno anche nei centri abitati, come testimoniano i numerosi articoli di stampa pubblicati negli ultimi mesi. Una situazione non più tollerabile cui la Regione deve porre assolutamente e urgentemente rimedio” (Primonumero.it).
Il rimedio è solo uno. Il cal. 30/06. Giorno e notte senza stop. Con le carte, la burocrazia e il buonismo cretino degli ambientalisti e animalisti i cinghiali non diminuiranno di certo.