Nel 2020 sono state presentate 368 domande di indennizzo per danni arrecati dalla fauna selvatica alle colture agricole. L’altro numero di richieste è determinato dal fatto che gli ungulati, a causa anche del periodo di lockdown, si sono conquistati nuovi spazi, anche in zone urbanizzate. Il consigliere regionale del Friuli Venezia Giulia Mara Piccin (Forza Italia), ha voluto far luce sulle modalità di liquidazione degli indennizzi agli agricoltori e sul numero di domande presentate e afferma: “La giunta regionale in risposta alla mia interrogazione ha puntualizzato che non si registra alcun ritardo nella liquidazione degli indennizzi per danni arrecati dalla fauna selvatica alle colture agricole, rispetto ai termini stabiliti dalle disposizioni normative, e si può ritenere che entro la fine di luglio i procedimenti saranno completati.”
Ma sottolinea: “Resta il grave problema della devastazione dei campi da parte dei cinghiali. Nel mese di marzo avevo sottoposto ad assessorato regionale e uffici la portata rivoluzionaria di una sentenza della Corte costituzionale sul tema del controllo dei cinghiali. Era stata confermata l’impostazione secondo la quale i cacciatori abilitati, attraverso specifici corsi di formazione, possono essere coinvolti da parte del Corpo forestale. Era stato previsto che la novità sarebbe stata recepita nel quadro normativo regionale: è urgente provvedere in tal senso, perché è un aspetto cruciale per risolvere il problema.