“Il nuovo piano di controllo della specie cinghiale 2022 che verrà discusso a breve in Giunta regionale prevede novità che rappresentano un risultato importantissimo per il bene degli imprenditori agricoli e per tutta la cittadinanza”. Commenta così Nicola Bertinelli, presidente regionale di Coldiretti Emilia Romagna, quanto emerso oggi dalla riunione del tavolo faunistico venatorio presieduto dall’assessore Alessio Mammi, nella quale è stata presentata la bozza del nuovo PFV che vede accolte buona parte delle richieste di Coldiretti riguardo le possibilità di autodifesa da parte degli agricoltori.
“Lo avevamo chiesto a gran voce in occasione della manifestazione dello scorso 8 luglio”, prosegue Bertinelli “e ora, in una bozza che ha già ricevuto l’ok dell’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), si legge che gli agricoltori posso provvedere all’autodifesa dai cinghiali nella loro proprietà o direttamente o, se non provvisti di licenza di caccia, coadiuvati da parenti da dipendenti e persone di loro fiducia”. Coldiretti Emilia Romagna esprime la sua soddisfazione anche per i provvedimenti che, tenendo conto delle più recenti disposizioni emanate dalla Corte Costituzionale riguardo i coadiutori, prevedono che la loro attività sia considerata come pubblica utilità e che l’elenco di questi possa essere fornito ogni cinque anni salvo modifiche e che, per la prima volta in assoluto, le carni dei cinghiali abbattuti restino di proprietà del titolare dell’azienda.
“Un provvedimento per il quale ci siamo battuti e che la Regione ha recepito” conclude il direttore regionale di Coldiretti Marco Allaria Olivieri “e che va nella direzione di garantire maggiormente la difesa delle nostre produzioni. Uno strumento più concreto per il contenimento di questi selvatici che tanti danni hanno causato alle aziende agricole, ma hanno creato e creano anche tanti pericoli per i cittadini”.