Sul problema del sovrappopolamento dei cinghiali alcuni studi evidenziano come la caccia selettiva e metodi simili, adottati da alcuni enti di concerto con gli Ambiti territoriali di caccia (Atc) non aiutino a risolvere la questione, anzi la peggiorano. “Sui cinghiali bisogna fare un piano di intervento serio”, ha dichiarato Filomena Ricci, delegato regionale del Wwf Abruzzo.
“Per la caccia in braccata anche l’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) ha detto che non è una modalità di caccia che serve a limitare né i danni né il numero di cinghiali”, aggiunge la delegata dell’associazione ambientalista. “Poi fanno la caccia di selezione… C’è un piano complessivo? C’è una valutazione sullo stato e la struttura della popolazione? Praticamente il cinghiale lo cacciano tutto l’anno, ma le popolazioni non vengono contenute o almeno non ci sono studi che lo dimostrino, qualcosa non funziona” (LaPresse).