Vittorio Triunfo, numero uno del Parco dell’Appennino Lucano Val d’Angri Lagonegrese (area naturale protetta che si trova in provincia di Potenza), ha parlato in queste ultime ore dei cinghiali presenti nella zona e della loro proliferazione. Si tratta di un problema che non viene e non verrà sottovalutato, anche perchè gli ungulati non devono temere predatori e competitori sul territorio.
Dall’inizio del 2017 sono stati 315 i selvatici abbattuti nei vari comuni che ricadono nel parco lucano, con un aumento degli abbattimenti nel corso dell’ultimo mese. Triunfo ha ringraziato i selecontrollori per il lavoro svolto, chiedendo di ripartire in maniera uniforme la pressione venatoria. Il presidente del Parco dell’Appennino Lucano ha auspicato un maggior numero di trappole e strutture fisse e mobili da posizionare nei siti che sono meno accessibili, oppure vicino alle strade e alle case.
Il numero dei cinghiali dovrà diventare compatibile con la conservazione degli ecosistemi agricoli, ristabilendo condizioni migliori per gli agricoltori e i residenti. Sono allo studio un piano di controllo e la quantificazione del numero minimo di cinghiali da abbattere. Infine, sta per essere approntato un piano di filiera per raccogliere, macellare e distribuire la carne degli ungulati prelevati.