Dall’inizio del 2017 sono stati 315 i selvatici abbattuti nei vari comuni che ricadono nel parco lucano, con un aumento degli abbattimenti nel corso dell’ultimo mese. Triunfo ha ringraziato i selecontrollori per il lavoro svolto, chiedendo di ripartire in maniera uniforme la pressione venatoria. Il presidente del Parco dell’Appennino Lucano ha auspicato un maggior numero di trappole e strutture fisse e mobili da posizionare nei siti che sono meno accessibili, oppure vicino alle strade e alle case.
Il numero dei cinghiali dovrà diventare compatibile con la conservazione degli ecosistemi agricoli, ristabilendo condizioni migliori per gli agricoltori e i residenti. Sono allo studio un piano di controllo e la quantificazione del numero minimo di cinghiali da abbattere. Infine, sta per essere approntato un piano di filiera per raccogliere, macellare e distribuire la carne degli ungulati prelevati.