Il presidente dell’Atc Mori: “I cacciatori hanno ridotto del 56 per cento le spese in campagna Uccisi oltre 5 mila cinghiali per la gioia degli agricoltori.
MASSA MARITTIMA – Abbattuti oltre 5 mila cinghiali e spesa per il risarcimento agli agricoltori ridotta del 56 per cento. Questo il risultato riportato dall’Atc (Ambito territoriale di caccia) Grosseto 6 che gestisce un vasto territorio di circa 124mila ettari che si estende su 8 comuni di cui, circa il 60 per cento è boscato e quindi idoneo ad ospitare gli ungulati.
Se la caccia al cinghiale ha un indubbio fascino per l’incontro dell’animale nel suo habitat naturale, dall’altro ha richiesto annualmente una riproposizione di misure straordinarie in difesa delle coltivazioni. In base ai dati registrati dalle 51 squadre di cacciatori, risulta che nell’annata venatoria 2009/2010, nell’Atc Grosseto 6 sono stati abbattuti 5mila e 437 cinghiali. “Da questo – spiega il presidente dell’Atc Enzo Mori – si deduce l’importanza che l’attività di prevenzione riveste nella gestione del cinghiale dato ormai di cui sono pienamente consapevoli le squadre che cacciano questo selvatico. Questo ci ha permesso (purtroppo congiuntamente alla crisi che investe il comparto agricolo) di raggiungere un risultato significativo rispetto all’anno 2008, riducendo del 56 per cento la spesa relativa al risarcimento dei danni agli agricoltori”. La gestione dei danneggiamenti prodotti dalla selvaggina alle colture agricole richiede infatti ogni anno un notevole dispendio di risorse finanziarie ed umane. Secondo i dati riportati dall’associazione, per il 2009 un segnale tangibile di quanto gli interventi di prevenzione, seguiti con impegno e costanza, diano ottimi risultati è confermato nella zona di ripopolamento e cattura Casteani, nel comune di Gavorrano, dove i danni sono passati da 14mila e 499 euro del 2008 a zero euro nel 2009. Un altro esempio è la recinzione sperimentale realizzata in un vigneto di 14 ettari sempre nel comune minerario, dove si è assistito, all’azzeramento delle spese. A questo va aggiunto l’impegno del distretto nella messa in opera e nel controllo della recinzione elettrica a 4 fili lungo il parco interprovinciale di Montioni, che impedirà agli ungulati che stazionano nel parco, di attaccare le colture adiacenti al fiume Pecora. “Per questo motivo – conclude Enzo Mori – a nome del comitato di gestione che rappresento, voglio ringraziare tutti quelli che, a vario titolo, hanno contribuito a realizzare questo importante risultato, fiducioso che la fattiva collaborazione continui con immutato consenso negli anni a venire”.
Chiara Calcagno
Fonte: Massa Comune