“Senza urgenti misure di contenimento, c’è pericolo di trasmissione malattie per animali e uomo”. È l’avvertimento di Coldiretti Valle d’Aosta dopo la recente rilevazione, da parte del dipartimento di Prevenzione dell’Usl, del parassita Trichinella in un cinghiale abbattuto durante un’attività di caccia: “Questo crea una situazione preoccupante, sostiene l’organizzazione agricola.
Il presidente di Coldiretti VdA, Alessio Nicoletta, sottolinea: “Se registrassimo una crescita di cinghiali sul nostro territorio, come già ci segnalano alcuni soci della Bassa Valle alle prese con un aumento dei danni alle colture, sarebbe in pericolo non solo l’equilibrio ambientale, ma anche la salute dei cittadini per la diffusione di malattie infettive batteriche all’uomo”.
Per il direttore dell’associazione, Elio Gasco, “è necessario che la Valle d’Aosta ponga la massima attenzione sul tema e metta in atto tutte le misure necessarie per contenere il numero dei cinghiali e per procedere a maggiori controlli a tutela della salute di tutti”. Coldiretti ricorda che parassita della Trichinella “è in grado di infestare mammiferi, uccelli e rettili e soprattutto può interessare anche l’uomo e i suoi animali da compagnia”.