“Si riaccende, quindi, il faro su una problematica mai risolta: quella del controllo della presenza dei cinghiali sul nostro territorio, anche in termini di equilibrio e funzionalità degli ecosistemi naturali, oltre che causa di ingenti danni all’agricoltura che non vengono neppure coperti dagli indennizzi perché la perdita di reddito arrecata agli imprenditori va ben oltre il valore del risarcimento ottenibile – continuano Moncalvo e Rivarossa -.
E’ urgente, dunque, un approccio integrato, un pacchetto di azioni che se da un lato deve agire sulla riduzione sia numerica, che spaziale, dall’altro deve concretizzarsi in provvedimenti che possano consentire anche ai sindaci l’adozione di ordinanze di emergenza per autorizzare misure straordinarie di contenimento. E’ opportuno, infine, regolamentare le modalità di utilizzo del fondo regionale destinato alla prevenzione ed al risarcimento dei danni provocati alla produzione agricola, al fine di rendere l’iter più snello, così da assicurare in tempi rapidi l’accertamento del danno e l’erogazione delle somme disponibili”.