Tra i più importanti virus in grado di passare dal cinghiale all’uomo quello responsabile dell’epatite E, il virus dell’influenza suina e quello dell’encefalite Giapponese. “A risentirne è anche la funzionalità degli ecosistemi naturali – prosegue Moncalvo – oltre al fatto che i cinghiali causano ingenti danni all’agricoltura che non vengono neppure coperti dagli indennizzi perché la perdita di reddito arrecata agli imprenditori va ben oltre il valore del risarcimento ottenibile. Dall’indagine Coldiretti/IXÈ si evidenzia come siano, in primis, i cittadini ad essere spaventati dalla presenza dei cinghiali: oltre 6 italiani su 10 (62%) hanno paura dei cinghiali e quasi la metà (48%) non prenderebbe addirittura casa in una zona infestata da questi animali.
Una situazione arrivata al limite tanto che più di 8 italiani su 10 (81%) pensano che l’emergenza cinghiali vada affrontata con il ricorso agli abbattimenti incaricando personale specializzato per ridurne il numero. “È urgente intervenire con un approccio integrato – ribadisce Fabiano Porcu, Direttore di Coldiretti Cuneo – un pacchetto di azioni che se da un lato deve agire sulla riduzione sia numerica che spaziale, dall’altro deve concretizzarsi in provvedimenti che possano consentire anche ai sindaci l’adozione di ordinanze di emergenza per autorizzare misure straordinarie di contenimento”.