Torino: La Provincia dichiara l’emergenza con una campagna d’immagine anziché prendere provvedimenti seri.
Ancora una volta soldi sprecati, fiumi di parole, azioni al vento senza risolvere il problema dei cinghiali, cervi, caprioli ed animali selvatici in genere. E’ questo il contenuto di una mozione presentata dal Consigliere Provinciale del PdL Claudio Bonansea sottoscritta dall’intero gruppo politico.
La situazione dei danni causati dagli animali selvatici si fa sempre più drammatica: cinghiali e porcastri in numero elevatissimo e dappertutto, caprioli che ormai si trovano anche in pianura, cervi e altri animali selvatici in soprannumero sono le principali cause di molti problemi creati al mondo agricolo, all’ambiente, all’ecosistema e sicuramente anche all’automobilista utente delle nostre strade.
Interi appezzamenti di mais sottosopra, campi di patate distrutti, cotiche erbose divelte, lotti di grano in maturazione danneggiati, sono solo alcuni dei disastri che mandrie di cinghiali ormai sparsi ovunque provocano devastando il territorio e facendo imbestialire i coltivatori.
Ma non basta! Aggiungiamo pure i caprioli che ormai dalla montagna e dalle colline si allargano verso la pianura e li troviamo in molti posti addirittura a ridosso dei centri abitati. Anche qui danni a non finire: brucano dappertutto ma non solo l’erba bensì la corteccia delle piante da frutto, i germogli delle zone boschive, i ricacci di piante da legno, i frutti nei vigneti: sono solo alcuni dei danni fatti da queste bestie che sono in forte soprannumero.
E poi i cervi, molti altri animali selvatici, i mufloni sono le principali cause di una mole di danni che si registrano ogni giorno a scapito dei coltivatori dei fondi e dei proprietari di boschi e di frutteti o vigneti.
Bonansea con una dettagliata mozione indirizzata al Presidente della Provincia ed all’Assessore alla Caccia ridicolizza anche l’Ente che, di recente, ha finanziato (con quale spesa?) la campagna “sulla strada ci sono anche io. Non facciamoci male!”. Slogan che accompagna un’immagine di un cervo illuminato dai fari di un autovettura e che dovrebbe essere un ulteriore richiamo all’automobilista – inutile – che va a sommarsi ai già esistenti segnali regolari previsti dal codice ed installati lungo la rete della viabilità provinciale allertando il pericolo di selvaggina.
Bonansea si dice consapevole che il rischio per la sicurezza stradale ci sia, ma sostiene che non è con la campagna che si risolve il problema incidenti, che comunque, è solo uno dei problemi.
Dichiara: “E’ inutile pensare di soluzionare il problema con dei puri pagliativi. Dobbiamo ridurre drasticamente il numero degli animali, dobbiamo ricreare il giusto equilibrio animali – territorio ed avere il coraggio di giungere a dei piani di abbattimento”.
Il Consigliere Provinciale continua: “Centinaia di migliaia di Euro per pagare i danni al mondo agricolo che non vuole essere indennizzato ma bensì vuole raccogliere i raccolti! Porci il problema di prati divelti dai cinghiali in montagna, boschi che non ricacciano più perché “puliti” dai caprioli e dai cervi, frutteti e vigneti danneggiati, campi di patate impossibili da coltivare sono solo alcune delle gravi cause di ammaloramento del territorio e della sua peculiarità di produzione. Sostengo che chi ha la competenza, ha il dovere di assumere delle decisioni in tempi rapidi che vadano ben oltre la inutile campagna di slogan.”
Il Consigliere conclude: “Con piani di abbattimento ragionati arriveremo anche a diminuire gli incidenti stradali con un sicuro migliore effetto che non la campagna mediatica. E ancora, all’insegna del risparmio e del buon senso, propongo che i piani di abbattimento non siano fatti dal personale della Provincia (vengono a costare parecchio!) ma bensì, sotto controllo dei Guardia Caccia, dai Comprensori Alpini e agli ATC cioè dagli stessi Cacciatori”.
Torino, 7 giugno 2010
Claudio Bonansea
Consigliere PdL della Provincia di Torino
Tel. 335.80.33.850
Mail. [email protected]
Scarica: Clicca quì per il Download della mozione del Consigliere Provinciale Claudio Bonansea.
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