«Scortarli ma non per un ipotetico pericolo – ridimensiona subito l’assessore alla Scuola del primo Municipio, Giovanni Figà Talamanca – Solo, per sicurezza, abbiamo scelto di fare uscire tutti i bambini da un solo ingresso, anziché dai due soliti, così abbiamo allertato i vigili per evitare caos e assembramenti». Intanto, però, nei video che circolano sulle chat di classe, i cinghiali sono davvero vicini e fanno impressione, come si sente nei commenti. E come confermano i genitori. «Non ci spaventiamo solo perché ormai siamo un po’ abituati alla loro presenza – dice Silvia, mamma di tre bambini che frequentano uno l’infanzia e due la primaria -, quindi non abbiamo temuto per i piccoli, del resto quanto siamo arrivati non c’erano più i cinghiali ma due pattuglie della polizia: il problema è stato organizzativo, perché siamo stati avvisati solo all’una di andare a riprendere i bambini prima».
Sì, perché il messaggio girato dalle maestre dell’infanzia anticipava appunto l’uscita: «Questa mattina – hanno scritto le maestre ai genitori – si sono avvicinati dei cinghiali alla scuola e per una questione di sicurezza ci chiedono la cortesia di andare a prendere i bambini non oltre le 16 perché usciranno accompagnati e scortati dai vigili». «E’ la prima volta che i cinghiali causano un’uscita anticipata – racconta Chiara, un’altra mamma dell’infanzia -, ma il fatto è che spesso vengono avvistati vicino ai cancelli anche per il problema dei cassonetti della mensa pieni».
Infatti su questo all’assessore municipale continuano ad arrivare segnalazioni, anche dalla scuola: «Si tratta dei cassonetti della mensa – spiega Figà Talamanca -, una tipologia specifica che deve essere ritirata tra le 14,30 e le 15 ma spesso Ama, o le ditte appaltatrici che complicano la gestione, saltano il giro e fino al giorno dopo non passano». Mentre «sull’allontanare i cinghiali dalle zone abitate c’è una querelle antica -conclude l’assessore – il Comune dice che compete alla Regione, la Regione dice che sono richiamati dai rifiuti: ecco, io dico che certo i cassonetti pieni non aiutano, lì abbiamo i cinghiali ma alla Pistelli di Prati ci sono i topi e alla Borghi all’Esquilino i gabbiani» (Corriere della Sera).