Cinghiali a Roma, la polemica montata in queste ore, a seguito dell’abbattimento di sette cinghiali nella capitale, ci lascia molto perplessi e con l’amaro in bocca, soprattutto perché doverosamente torniamo con la memoria alla recente scomparsa dei tre giovani sportivi in Piemonte. Vedere esponenti politici minacciare interrogazioni e denunce per un atto non solo legale ma di puro buonsenso sembra quasi un’insulto a questi ragazzi. Tre giovani vite, falciate sull’autostrada nei pressi di Novara, a causa della presenza di cinghiali in un luogo che analogamente all’area urbana della Capitale non rientra nel loro habitat naturale.
Città e strade non sono luoghi per la vita felice di questi animali. Prevenire significa intervenire nelle campagne dove queste specie sono presenti in modo importante e dannoso per evitare, attraverso il prelievo e il controllo, che questa specie si espanda e invada luoghi, spazi, che non possono accoglierli pena rischi per l’ incolumità delle persone, per gli incidenti nonché per possibili contagi diretti o attraverso parassiti come le zecche che possono portare malattie, anche gravi, che colpiscono gli esseri umani e gli animali amici dell’uomo a partire dai cani.
Auspichiamo che il Parlamento nel prendere in esame la situazione conceda l’autorizzazione all’attuazione degli strumenti di controllo nei boschi e nelle campagne, compreso l’uso del fucile, che consente il controllo selettivo e scientifico della specie. La spettacolarizzazione degli interventi non serve, meglio e più sicuro prevenire e intervenire nei luoghi opportuni, ovvero il loro ambiente naturale.