“Solo grazie alla loro collaborazione – spiega il responsabile dell’Istituto di Nuoro, Ennio Bandino – possiamo mettere al sicuro la salute dei cittadini e garantire il monitoraggio sulla presenza del parassita nel territorio“. “Con la trichinella non si scherza – avverte quindi l’esperto – Si tratta di un parassita molto pericoloso che, se non gestito con la giusta tempistica, può causare gravi problemi di salute all’uomo e, in casi estremi, può portare al decesso“. Il parassita si localizza inizialmente a livello intestinale, per dare poi origine a una nuova generazione di larve che migrano nei muscoli dove si incistano.
La trasmissione all’uomo avviene esclusivamente per via alimentare con il consumo di carne cruda o poco cotta contenente la larva del parassita. Il periodo di incubazione è di circa 8-15 giorni, con variazioni da 5 a 45 giorni a seconda del numero dei parassiti ingeriti. La trasmissione può avvenire attraverso il consumo di carni suine (maiale e cinghiale) o equine. La sintomatologia classica è caratterizzata da diarrea, dolori muscolari, debolezza, sudorazione, edemi alle palpebre superiori, fotofobia e febbre (Unione Sarda).