Un cacciatore è stato assolto dal Tribunale di Biella dopo la valutazione di un episodio avvenuto nel 2015. Circa tre anni e mezzo fa questa persona si rese protagonista dell’abbattimento di un cinghiale: il protagonista della vicenda è un pensionato che risiede a Sagliano Micca (per l’appunto nel Biellese) e la sua attività venatoria si svolse in periodo di caccia chiusa. Inizialmente il giudice per le indagini preliminari aveva deciso di condannare l’uomo per questo motivo.
La nuova sentenza ha cambiato tutto, visto che il cacciatore aveva deciso di impugnare il decreto. L’assoluzione è arrivata con la motivazione che il pensionato piemontese non ha commesso il fatto. In effetti, la difesa si è basata sul fatto che i cinghiali sono costantemente dannosi per le attività degli agricoltori.
In aggiunta, la normativa regionale prevede l’apertura della caccia anche quando sarebbe teoricamente chiusa in caso di necessità di controllare i numeri della specie. L’abbattimento è avvenuto a giugno, mentre le battute durano solitamente fino alla fine di gennaio. La tesi è stata accolta dai giudici del tribunale che hanno quindi ribaltato la decisione.