“I sei operatori di Veneto Agricoltura impiegati nel contenimento dei cinghiali nell’area del Parco Colli vengano assunti a tempo indeterminato al fine di dare continuità al servizio stesso”. L’appello è di Cia-Agricoltori Italiani Padova alla “vigilia” della scadenza del loro contratto a tempo determinato. A gennaio hanno siglato un accordo per un totale di 137 giornate lavorative ciascuno; fra qualche settimana, dunque, termineranno la loro attività. Altri tre, invece, assunti a tempo indeterminato, continueranno regolarmente il lavoro. “È necessario che non vengano ridotti i ranghi della squadra”, rileva Cia Padova.
Per quanto riguarda gli ultimi dati disponibili, ad aprile sono stati abbattuti 144 ungulati; 485, in tutto, dall’inizio del 2021. Si tratta di numeri di gran lunga superiori allo stesso periodo del 2020, quando eravamo in lockdown: nell’aprile del 2020 furono contenuti appena 23 cinghiali, 135 nel primo quadrimestre dello scorso anno. “Ora che le operazioni sono riprese a pieno regime -sottolinea il presidente di Cia Padova, Roberto Betto– ci auguriamo che non si interrompano nuovamente, come avvenuto lo scorso novembre, in una sorta di stop&go che non giova a nessuno”. Nell’occasione, ovvero sei mesi fa, Cia Padova e le altre organizzazioni agricole del territorio presentarono un’istanza di riassunzione immediata a Veneto Agricoltura, all’assessore regionale ai Parchi, Cristiano Corazzari, e al Parco Colli: “Tale problematica si ripete puntualmente ogni anno. In questo modo, però, si viene a creare un vuoto di alcuni mesi relativamente al controllo dei cinghiali”.
Oggi, appunto, Cia Padova chiede ufficialmente di risolvere la questione una volta per tutte. “In primo luogo -precisa il presidente Betto- desidero ringraziare la Regione, Veneto Agricoltura e il Parco Colli, su questo tema si sono sempre dimostrati attenti alle esigenze degli imprenditori agricoli e della comunità. Adesso più che mai serve fare un passo ulteriore verso l’obiettivo di un generale contenimento dei cinghiali, che tanti problemi stanno creando alle coltivazioni”. In altri termini, “gli enti competenti sono chiamati a regolarizzare la posizione dei sei operatori, mediante un contratto fisso, affinché procedano speditamente a mettere in sicurezza tutta la zona dei Colli Euganei”. Motivo per cui Cia Padova auspica la predisposizione di “un’attività sistematica, non a spot, per salvaguardare tanto i nostri imprenditori agricoli che i cittadini. Il lavoro di un anno degli agricoltori può essere vanificato in una sola notte: dove passano, i cinghiali distruggono ogni cosa, non guardano in faccia a nessuno”.