“Appoggiamo con forza e convinzione la proposta del consigliere regionale Elisa Venturini di istituire un tavolo di lavoro, composto dalle Istituzioni provinciali e regionali insieme al mondo agricolo, che affronti il tema dei cinghiali presenti all’esterno dell’area del Parco Colli, in particolare nella zona della Bassa Padovana”. Da diverso tempo Cia-Agricoltori Italiani Padova sottopone nelle sedi più opportune l’annosa questione degli ungulati che con il loro solo passaggio distruggono le coltivazioni e diventano pure un pericolo in termini di sicurezza stradale. Se nell’area del Parco i selecontrollori sono autorizzati al contenimento di questi esemplari (peraltro la loro attività sta continuando in maniera regolare, ne sono stati rimossi 341 tra gennaio e marzo del 2021), fuori dai confini dello stesso non si è ancora giunti ad una soluzione definitiva.
“Tanto più che nelle ultime settimane proprio in pianura si sono moltiplicati gli avvistamenti di interi branchi di ungulati, alla disperata ricerca di cibo e acqua -commenta il presidente di Cia Padova, Roberto Betto-. Accogliamo di buon grado l’invito del consigliere regionale Venturini di far parte di uno specifico tavolo, insieme alla Regione Veneto e alla Provincia di Padova, per quanto di competenza. La problematica è molto sentita dagli imprenditori agricoli -aggiunge-. Questi in una sola notte rischiano di veder vanificato un anno di lavoro. Occorre intervenire al più presto, con tutti gli strumenti previsti dalla legge, affinché la presenza dei cinghiali nella Bassa Padovana non diventi una criticità fuori controllo, come purtroppo accaduto nei Colli Euganei”.
“Gli agricoltori si rivolgono a noi, esasperati, per risolvere assieme alle autorità competenti un problema che si sta trasformando, settimana dopo settimana, in un dramma, con risvolti negativi pure relativamente alla redditività delle aziende agricole”. Non solo danneggiano i raccolti, soprattutto mais e vitigni; gli ungulati, appunto, possono causare incidenti allorché attraversano la strada. “Spesso gli automobilisti si accorgono all’ultimo momento e ci vanno addosso -conclude Betto-. Fare squadra è l’unico modo per centrare quel risultato che tutti auspichiamo, per il bene della comunità”.