Dopo Coldiretti anche Cia denuncia il problema dell’aumento dei danni causati dai cinghiali e il pericolo che rappresentano per gli agricoltori. L’appello è quello di intervenire con urgenza, il rischio è di trovarsi, una volta finita l’emergenza, di fronte ad una situazione fuori controllo. “Gli animali selvatici, i cinghiali soprattutto, stanno invadendo le campagne procurando danni gravi danni a campi seminati, ortaggi e vigneti e mettendo a repentaglio anche l’incolumità degli agricoltori che ogni giorno rischiano di essere attaccati.
La proliferazione senza freni dei cinghiali sta alterando anche l’equilibrio ambientale nelle aree protette” segnala la Confederazione Italiana Agricoltori. “La situazione é aggravata -sottolinea- dal fatto che con l’emergenza sanitaria la caccia di selezione e i piani di controllo sono fermi. Le guardie venatorie intervengono soltanto (e non sempre) a chiamata: se i cinghiali occupano le strade, se entrano nei giardini privati o nel caso di incontri troppo ravvicinati con i cittadini.
Le campagne invece sono lasciate a se stesse”. “Con i cinghiali che stanno aumentando in maniera incontrollata – afferma il Presidente piemontese della Cia-Agricoltori italiani Gabriele Carenini –, é necessario che gli abbattimenti, pur con tutte le precauzioni necessarie, proseguano per non trovarci di fronte, una volta finita l’emergenza, ad una situazione ingestibile ed a problemi ancora più grandi per l’agricoltura e la sicurezza dei cittadini”.