Prospetti di esproprio
Cia Grosseto si trova nuovamente a dover prendere posizione in merito alla pianificazione e all’installazione di impianti per la produzione di energia rinnovabile, in particolare l’energia eolica. Attualmente, l’attenzione si concentra sui Comuni di Scansano e Magliano, dove è stato presentato un progetto che prevede l’installazione di undici pale eoliche di grande dimensione, con una capacità di circa 7 MW ciascuna. Il progetto ha già raggiunto uno stadio avanzato di esecutività, con la predisposizione di prospetti di esproprio per le aree interessate. “Il territorio coinvolto -afferma Claudio Capecchi, presidente di CIA Grosseto- è caratterizzato da un’importante presenza di attività agricole di pregio, che costituiscono un valore strategico non solo per l’economia locale, ma anche per l’identità culturale e paesaggistica della zona. L’insediamento di impianti eolici di tale portata rischia di compromettere non solo le produzioni agricole, ma anche il valore immobiliare delle abitazioni, dei terreni e delle imprese operanti nel settore primario. La presenza di infrastrutture di queste dimensioni genera, infatti, un impatto visivo significativo e potrebbe ridurre l’attrattività dell’area sia per gli investimenti che per il turismo rurale, settore rilevante per l’economia locale”.
Incontri istituzionali
La Regione Toscana ha già espresso una posizione di contrarietà nei confronti di questo specifico insediamento eolico e per questo Cia-Grosseto parteciperà a tutti gli incontri istituzionali con i Comuni coinvolti per discutere e valutare le posizioni rispetto al progetto. “La nostra posizione rimane chiara -continua Capecchi- non siamo contrari alla produzione di energia da fonti rinnovabili, ma contestiamo le modalità e le ubicazioni scelte per tali impianti. Riteniamo inaccettabile che un territorio di alto pregio agricolo e paesaggistico venga penalizzato da una scelta che non tiene conto degli impatti economici e sociali sulle comunità locali, senza alcun reale beneficio per il territorio che ne sopporta solo gli effetti negativi. Inoltre, un potenziale inquinamento acustico potrebbe compromettere ulteriormente la tranquillità delle abitazioni e degli agriturismi situati nella zona, danneggiando la quiete e il benessere che caratterizzano il soggiorno nelle strutture ricettive di quest’area, influenzando negativamente il flusso di turisti e le attività economiche locali”.
Rapporto tra consumi e produzione
Un ulteriore aspetto critico riguarda la distribuzione della produzione di energia rinnovabile nella Regione Toscana. Il territorio grossetano, così come altre province del sud della regione, già contribuisce in maniera significativa alla produzione di energia da fonti rinnovabili. “Sarebbe dunque necessario un riequilibrio che permetta di individuare nuove aree per la produzione di energia rinnovabile in zone della regione dove il rapporto tra consumi e produzione è differente rispetto alla provincia di Grosseto -sottolinea Capecchi-. La nostra opposizione non è ideologica, ma fondata su dati concreti che evidenziano danni diretti alle produzioni agricole di pregio, ai terreni e alle abitazioni locali. Ribadiamo la necessità di un confronto preventivo e approfondito con il mondo agricolo prima di procedere con decisioni che impattano direttamente l’economia rurale. Il territorio non può continuare a subire scelte imposte dall’alto senza un’adeguata concertazione tra le parti coinvolte” (fonte: CIA Grosseto).