Modifiche essenziali
Mentre la Regione Piemonte, in affiancamento all’azione di controllo continuativo esercitata dalle Province e dalla Città Metropolitana di Torino, ha approvato due nuovi provvedimenti che autorizzano entro un anno il prelievo selettivo di ulteriori 14.630 cinghiali, Cia ha ribadito la richiesta che nel prossimo collegato agricolo vengano inserite quelle modifiche essenziali alla legge 157/92 ritenute indispensabili per contrastare il sovrappopolamento della fauna selvatica e per garantire un equilibrio di peso tra tutela ambientale e sostenibilità economica delle imprese agricole.
Un contesto più sicuro e tutelato
“L’intervento in sede legislativa nazionale -osserva il direttore provinciale di Cia Cuneo, Igor Varrone-, è fondamentale per consentire alle amministrazioni locali di agire con maggiore efficacia nel contenimento della fauna selvatica. Gli agricoltori hanno il diritto di operare in un contesto più sicuro e tutelato, attraverso strumenti normativi, finanziari e strutturali chiari e duraturi. Per questo, occorre essere proattivi nella stesura delle modifiche, in fase di definizione, alla ormai datata legge sulla fauna selvatica e sul prelievo venatorio, confidando nella volontà di dialogo manifestata dal Governo”.
Gestione responsabile e mirata
In particolare, sono tre gli interventi chiave sollecitati da Cia: il monitoraggio capillare e concreto della fauna selvatica, con particolare attenzione alle specie in esubero, in modo da disporre di dati aggiornati e strumenti efficaci per una gestione responsabile e mirata; la chiara distinzione tra attività di gestione e attività venatoria, riconoscendo che il controllo delle popolazioni selvatiche è un’azione fondamentale per la salvaguardia del settore e non può essere confusa con la pratica venatoria tradizionale. E, infine, il risarcimento totale del danno subito dagli agricoltori, nel pieno rispetto del principio di responsabilità, garantendo che chi subisce perdite economiche possa ricevere un indennizzo adeguato e tempestivo.