Sono morte 56 persone, 16 solo nel 2020 nonostante la minore circolazione per effetto delle restrizioni Covid. In Italia, sempre nel 2020 (157 incidenti significativi, 215 feriti seriamente e 16 morti), è la Lombardia a detenere la maglia nera con l’11% di incidenti con il coinvolgimento di animali. Seguono Emilia-Romagna (10%), Piemonte (9%), Abruzzo e Campania (8%), Toscana e Liguria (6%); Veneto, Lazio e Sardegna (5%). Inoltre, l’85% degli incidenti tra il 2018 e il 2020, sono da attribuire agli animali selvatici e solo il 15% a quelli domestici. Contrariamente a quanto si possa pensare, poi, si sono verificati per lo più di giorno (78%) e per il 97% sulla rete ordinaria; su autostrade e strade extraurbane principali solo per il 3%.
Per Cia, che ha promosso attraverso il progetto “Il Paese che Vogliamo”, la proposta di modifica della legge 157/92 sulla gestione della fauna selvatica, è urgente tornare a ragionare in cabina di regia unica, su modelli d’intervento più incisivi, con un approccio pragmatico alle politiche di contrasto. “Le ambizioni green e la ripresa nazionale devono contemplare una risoluzione onesta, sostenibile ed efficace del problema – commenta il presidente nazionale di Cia, Dino Scanavino – abbiamo chiesto un incontro al governo perché siamo pronti da tempo a dare il nostro contributo” (Fonte – CIA).