La CIA, Confederazione Italiana Agricoltori di Bologna, denuncia l’invasione delle aziende agricole collinari e montane da parte di migliaia di ungulati di varie specie.
Troppi gli ungulati, tra cinghiali, cervi, caprioli e daini, quelli che hanno ormai invaso le aziende le colline e la montagna bolognese causando ingenti danni alle aziende agricole del territorio aggravandone la già precaria situazione; secondo le stime della CIA bolognese basate su censimenti ufficiali di quest’anno, considerando inoltre che solitamente si riesce a censire solo il solo il 60-70% degli animali, nel territorio della provincia di Bologna ci sarebbero circa diecimila cinghiali, ventimila caprioli, 1200 daini e più di 1500 cervi.
Si parla quindi di migliaia di animali di grossa taglia che non solo devastano le colture agricole ma costituiscono un reale pericolo per la salute pubblica in quanto portatori di parassiti, zecche e malattie trasmissibili agli animali domestici.
Si è stimato infatti che ogni anno le aziende agricole bolognesi perdono, a causa di questi animali, più del 20% della produzione lorda vendibile; inoltre le perdite produttive non vengono indennizzate. Secondo la CIA, “Si tratta di una situazione insostenibile ed è necessario intervenire con urgenza, per evitare la chiusura delle aziende agricole di montagna”.
14 ottobre 2012