Piano di contenimento da attuare
“Sulla questione degli attacchi dei lupi in Alpago, sosteniamo con forza la posizione del sindaco di Chies d’Alpago, Gianluca Dal Borgo: l’unica soluzione è l’attuazione di un piano di contenimento urgente di questi animali”. La situazione, chiarisce Cia-Agricoltori Italiani Belluno, “è fuori controllo. Ormai è diventato un problema di pubblica sicurezza dato che il lupo potrebbe aggredire anche l’uomo”.
Accuse da respingere
E, soprattutto, osserva il presidente di Cia Belluno, Rio Levis, “respingiamo con veemenza le accuse di chi, come il divulgatore scientifico Cristiano Fant, accusa di incompetenza gli agricoltori su un tema che, nostro malgrado, conosciamo benissimo. Così come conosciamo le leggi che regolano la materia”. Da anni gli imprenditori agricoli bellunesi si sono dotati di specifici sistemi di prevenzione quali, ad esempio, i recinti con rete singola e doppia e i cani da guardiania.
L’installazione delle reti
“Le organizzazioni agricole hanno portato avanti adeguate attività di informazione sulle modalità di installazione delle reti alte -aggiunge il presidente-. In ogni caso, le greggi non vengono lasciate incustodite, ma sono costantemente presidiate dagli allevatori, pure nottetempo”. Il lupo, che è un animale intelligente, continua però ad entrare nelle recinzioni e a perpetuare predazioni. “Anche le aziende agricole maggiormente strutturate, che utilizzano un mix di sistemi di prevenzione, hanno subìto pesanti predazioni nell’anno in corso”. “Auspico -conclude Levis- che il divulgatore scientifico Fant venga ai prossimi incontri sull’argomento che saranno organizzati da Cia Belluno, in collaborazione con gli allevatori locali e le Istituzioni. Ci auguriamo di avviare un confronto diretto per risolvere tale criticità”. (Fonte CIA)