Rischio di predazioni
Mancano poco più di due mesi all’apertura della stagione dell’alpeggio e il rischio delle predazioni del lupo in tutta l’area del Bellunese è tale e quale a quello di un anno fa. La settimana scorsa la modifica della Convenzione di Berna, col declassamento del lupo da specie superprotetta a “semplice” protetta. Mancano, però, ancora diversi passaggi in Commissione Europea perché il provvedimento entri definitivamente in vigore. A dirlo è Cia Belluno con il presidente Rio Levis.
Estate 2025
Il numero uno dell’associazione ha aggiunto: “Sulla carta è stato raggiunto un ottimo risultato, tuttavia, ora serve passare dalle parole ai fatti. Altrimenti la prossima estate ci ritroveremo a gestire le medesime criticità del 2024 e degli anni addietro, ovvero perdite di capi e danni ingenti a decine di allevamenti delle Terre Alte”.
Cronoprogramma da estendere
Nello specifico, secondo Cia Belluno è più che mai necessario un monitoraggio costante della situazione da parte delle autorità competenti. “Oltre che la redazione di una road map, a cura della Regione, di modo da non farci trovare impreparati allorché, si spera in tempi celeri, il declassamento del lupo sarà ufficiale. Al Governo e alla stessa amministrazione regionale chiediamo l’estensione di un cronoprogramma ad hoc -conclude Levis-. Ne va della salvaguardia del settore primario della nostra provincia. Quando chiude un’attività agricola muore una parte di comprensorio”.