Gli incendi che stanno bruciando ampie zone del Piemonte hanno portato a un provvedimento che riguarda l’attività venatoria. Il Comitato di Gestione del Comprensorio Alpino Torino 3 si è riunito per chiedere alla Regione di sospendere la caccia a cinghiali, lepri, fagiani, volpi, migratoria e fauna tipica alpina fino al prossimo 5 novembre. Inoltre, è stato chiesto di chiudere definitivamente la caccia di selezione al capriolo e al camoscio nel Distretto “B”.
Diversi comuni torinesi hanno emesso apposite ordinanze per vietare il prelievo venatorio. In particolare, si possono citare i casi dei territori comunali di Novalesa (fino a nuovo avviso), Giaveno (fino al 31 ottobre), Chianocco (fino a nuovo avviso) e Bussoleno (fino al 1° novembre). Va comunque ricordato che tutti i cacciatori assegnatari di caprioli e camosci nel distretto torinese B potranno ottenere un capo di un altro distretto nel periodo che va dal 16 novembre al 14 dicembre (capriolo) e dal 25 novembre al 14 dicembre (camoscio).
Le ultime notizie sui roghi non sono purtroppo incoraggianti. In Val di Susa la situazione è critica e il numero degli evacuati ha superato quota mille. In alcune zone, tra cui quella della già citata Novalesa, le fiamme hanno raggiunto anche i 70 metri di altezza.