L’Atc Unico di Brescia comunica che non essendo stato raggiunto l’80% del Piano di Prelievo previsto come da decreto 12542 del 04/09/2018, la caccia alla lepre è chiusa dal 20 novembre. Si è conclusa quindi la stagione di caccia alla lepre per i segugisti bresciani e per tutti coloro che in vario modo amano la caccia alla lepre ed aprirà a breve la stagione delle catture e dei ripopolamenti. Si concluderanno infatti nel mese di novembre e nei primi giorni di dicembre i censimenti nelle zone di cattura e nelle zone rosse per programmare l’attività di cattura di lepri da re immettere poi nel territorio libero.
Come negli anni scorsi daremo notizia della programmazione delle catture perché riteniamo che siano un importante momento di gestione ma anche di coesione tra i cacciatori. Nonostante il commissariamento dell’Atc queste attività sono proseguite anche grazie alle indicazioni del Commissario Brumana che sta reggendo la normale amministrazione dell’Atc; fondamentale il suo lavoro perché si correva il rischio di saltare un anno di catture e quindi di ripopolamenti con animali di qualità e di sicuro ambientamento. Gli studi promossi da Federcaccia Lombardia in 16 zone di ripopolamento e cattura hanno infatti evidenziato che i soggetti più resistenti alle immissioni sono quelli di cattura locali. Sono meno stressati e più abituati al fitto intreccio di reti viarie che caratterizzano la nostra provincia, rispetto, per esempio, ai pur ottimi riproduttori di provenienza estera. Negli ultimi anni si era assistito ad un incremento notevole in termini percentuali delle lepri catturate in Provincia di Brescia e il nostro auspicio è che si continui con questo trend.
Federcaccia ha inviato una nota all’assessorato regionale Agricoltura e Caccia con la quale chiedeva se con un’opportuna modifica della legislazione regionale poteva essere inserito tra i compiti di Atc e Ca anche quello della vigilanza all’interno delle sole zone adibite al ripopolamento e alla cattura in considerazione del fatto che l’esiguità degli organici della Polizia Provinciale non permette una presenza continua e serrata degli agenti. Purtroppo però gli Uffici di Milano hanno risposto negativamente in quanto i compiti di vigilanza sono una prerogativa di forze di polizia e corpi di agenti volontari ben specificati dalla normativa nazionale.